“Facciamo finta che non sia successo niente”

testosterone

Parafrasando la Dawson: “Facciamo finta che non sia successo niente”.

E mica per altro. Mi so finiti i fazzoletti e poi mi arrabbio e se mi arrabbio non conviene.

Perché io sembro mingherlina e gentile e carina, ma, appunto, SEMBRO.

Stamattina è una mattina di quelle. Da ippogrifo per intenderci.

La settimana si prospetta complessa. Treni in lungo ed in largo per l’Italia per alcuni accertamenti, il che presuppone:

  • genti varie in ritorno da vacanze in luoghi in cui il sapone non è ancora ancora arrivato
  • interminabili attese agli sportelli di questi fighi centri medici del nord dove, rispetto al sud, funzionano solo meglio le lucette led e tu credi di essere in buone mani, ma forse ‘Ndonie lu scarpar della casa all’angolo ti dava un consiglio migliore
  • un fottio di soldi come se non ci fosse un domani
  • panini stantii e acqua minerale imbottigliata evidentemente direttamente dai monaci in Tibet (solo così giustifico i costi)
  • wazzappate interminabili di pseudo interessati che ti chiedono come stai (pseudo bada-bene) salvo poi infilarci un “senti scusa ti ricordi che ti avevo chiesto quel favore, non è che…”

Già parto, dunque, svantaggiata. Inizia a far freddo, ho già quasi le mani screpolate, non so a chi lasciare il cane, volevo uno yogurt alla pesca e c’ho solo un dannatissimo yogurt alla ciliegia(che ci vuole un coraggio a dire che quella è ciliegia) e poi da ieri sera ricevo messaggi in ordine sparso da amiche alle prese con teste di cazzo.

Si. Uomini.

Avete capito bene.

Ora. Io non ce l’ho con loro. E’ un po’ come con i vecchiarelli. Gli vuoi anche bene, ci sono, te ne fai una ragione prima o poi, ma proprio ci sono cose che non mi scendono.

E non perché io sia separata e bla bla bla e tutte quelle cavolate sulla disillusione e io non mi rifidanzo più e chi lo vuole un uomo e poi so tutti uguali e non buttano la spazzatura e col cavolo che vanno a fare la spesa e non mangiare sul divano che mi lasci tutte le briciole in giro e quante volte te lo devo dire che le gocce sul lavandino le devi asciugare se no poi fa il calcare etc etc etc.

Nono.

Mi danno fastidio le bugie. O le mezze verità, che trovo anche peggiori, perché sinonimo di mezza cartuccia.

Intanto mi piacerebbe sapere “che cos’è successo” (canzuncella di Grignani, ndr, andatevene pure non vi giudico male), no, scherzo, mi piacerebbe sapere che VI succede a fine estate.

Si. La domanda è rivolta a Voi maschietti.

Dal punto di vista fisiologico, uno studio dell’università di Graz (Austria, gnuranti che non siete altro) ha dimostrato che il sole aumenta la produzione di testosterone, oltre al fatto che si attivano tutta una serie di ormoni, tra cui i feromoni, che hanno un ruolo chiave nell’attivare e regolare le REAZIONI ISTINTIVE DI FRONTE AD UN’ALTRA PERSONA.

Come che so i feromoni??????

Sono quelle cose che danno ad ognuno di noi un odore caratteristico. (Non “puzza”, O-D-O-R-E, questo non vi esonera dal lavarvi), giacchè il primo parametro di scelta dell’altro essere è prettamente chimico-fisico. Il cervello elabora una scansione tramite i recettori olfattivi, poi confermata da una ulteriore scansione che avviene con il bacio ed infine, ma solo infine, per effetto dell’educazione (cioè in base ad esperienze socialmente condivise che ci formano ed educano) trasformiamo un banale rituale di accoppiamento pro-riproduzione, in un legame duraturo. (Oddio spero di essere stata chiara, se mi legge il prof. so cazziate a gogo e poi capisce che la laurea l’ho presa con i punti del Conad di una tessera trovata per caso per strada che io non vado al Conad che costa caro).

Parrebbe, sempre da questo studio, che l’inizio del decremento di testosterone inizi a settembre, fino ad un downing totale che si verificherebbe nel periodo di febbraio.

Ora so per certo che tante di NOI hanno già tirato le indubbie conclusioni e stiano valutando di proporre uno spostamento de facto del San Valentino a qualche mese più giù, nella vana speranza che per un mero do ut des, i lor signori si sforzino E di ricordare la tanto amata/odiata ricorrenza E di non comprare la cavolo della scatola di cioccolatini (che siamo sempre a dieta) e la rosa da Rosario il Pakistano che ce la pagate davanti a noi e fa tanto poveracci.

Pur rendendo onore al merito di questa ricerca (che già solo per il fatto di non essere targata California, mi sta simpatica), mi spiegate come sia possibile che anni ed anni di evoluzione non Vi abbiamo insegnato nulla?.

Davvero è così importante, per voi, dimostrare quanto valete sotto le lenzuola?

Davvero non vi accorgete che è un gioco, una danza, un rito da giocare in due, altrimenti potreste andare al primo sexy shop dell’angolo e comprare Pamela la bambola gonfiabile che sembra vera e che almeno non vi rompe i maroni per asciugare le cavolo delle dannate goccio(le)?

O, davvero, tutto si riduce a una specie di mutuo-aiuto della serie se lavi i piatti fai la spesa butti la spazzatura mi dividi i calzini sporchi da quelli puliti e mi fai fare sesso ogni tanto provo (dico provo, ma non garantisco, non posso c’ho gli ormoni) ad esserti accanto come si conviene?

E c’avete mai pensato ad una cosa?

Siete fatti di anima, oltre che di carne.

Vero, nascosta sotto chili e chili e chili e chili di stereotipi, ormoni e riti sociali (voo-doo – ma a voi vi ci vorrebbe un bel rito voo-doo con spilloni dove so io, però), ma esiste.

L’ANIMA.

Avete presente? Quella cosa che se vi lamentate di notte, in pieno sonno e nella cazzo di fase rem della malora, una donna, una che vi ama, invece di sclerare tutti i santi che domani deve fare tutte quelle cose che voi non volete fare, unitamente a lavorare (che la parità dei sessi è stata la più gran cagata che potessimo volere perché ora non ci possiamo nemmeno lamentare di fare 1000 cose) si tira su, in piena notte, si avvicina, vi abbraccia e vi accarezza un po’ e vi spedisce nel più tenero del mondo dei sogni quando invece meritereste di andare altrove, per non essere (più di tanto) volgare?.

Io non ce l’ho con Voi, no.

Anzi.

Ve l’ho detto in tutte le salse. Voglio provarci ancora. Anche sposarmi ancora. Comprare un abito bianco di nuovo magari più bello fare un bimbo, magari cicciotto/a, andare a Ikea la domenica a scegliere una cornice per i momenti più belli, litigare per chi porta fuori il cane, comprare le palline per l’albero di Natale, che quando si comprano le palline si sa, la famiglia è, de facto, costituita.

Tuttavia vi prego. Per un mero atto di vostro egoismo (perché se le bistrattate tutte, poi non ve ne rimane nessuna e se restate soli voi morite di fame e di stenti, anche se siete perfettamente in grado di fare ogni cosa) provate a dire le cose come stanno.

Basta codici e mezze parole e frasi fatte e comportamenti da interpretare.

Non siamo più trogloditi davanti ad una caverna.

Noi non dobbiamo solo accudire la prole e voi non dovete più sbattervi per sostentare la famiglia. Avete tempo per voi, vita per voi, hobby per voi.

Avete un cervello. Ed è grande. E potente, che altrimenti non staremmo qui a discuterne.

Usatelo. Che le cose conservate in barattolo, anche se poi le mangi, hanno sempre quel sapore un po’ falso, fasullo, ingannevole.

Vivete anche Voi, davvero. Come uomini.

Come quella meraviglia creata per condividere e non per stare (e far star) male.

E ricordate che Virile, in latino, non voleva dire che ci sapeva fare a letto.

Ma era sinonimo di onore. E l’onore, cari miei, non si conquista tra le lenzuola.

Io credo che lì, semplicemente, si attesti.

E’ ben diverso. Il conce(r)tto.

E quindi?

Ah boh.

Niente.

“Facciamo finta che non sia successo niente”.

339 pensieri su ““Facciamo finta che non sia successo niente”

  1. SIGH!… Donna! Il discorso finisce sempre lì.
    Eva 2015: dispensatrice di mele con il bacherozzo… 🙂
    Vi amo tutte, non necessariamente sotto le lenzuola. (Che poi se non provvedete a lavarle?!)
    Mi piace leggere il tuo pubblico e privato.
    Nota irrilevante: sto per andare a fare la spesa e già ho provveduto alla spazzatura. Sarà per quello che la Principessa con al quale condivido sciocchezze e tristezze non mi ha piantato e, anzi, sta cinguettando allegra come una cincia al telefono (con un’amica, che sai le amiche come contano per le amiche…)

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  2. Sotto le lenzuola niente! sopra le lenzuola solo d’estate, le lenzuolate ormai appartengono alla storia del Bersanesimo, ma un po’ di virile! magari anche il vinile perchè la musica alla fine è il continuum di ciò che hai sagacemente scritto|

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  3. buona settimana se lo si può dire .. visto che sembra che ce l’hai con il mondo intero …
    il mondo maschile non è come lo definisci , oltretutto in fondo lo cerchi ..
    hai detto tante cose … va be!!.. forse sei tu che non trovi ciò che cerchi .. ma non puoi dire che tutti sono uguali … altrimenti potrebbe anche il mondo maschile pensarla come te… finirebbe la specie umana … il vivere e convivere penso che oltre all’amore sia anche convivenza .. e quindi anche il tuo concetto be… dovresti rivederlo un pochetto .. un saluto grandissimo…..

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    • Ma si, ma si.
      Io sono la prima (ri)cercatrice del mondo maschile. E faccio un po’ come la volpe con l’uva. Solo che ogni tanto una tirata d’orecchie ve la dovete far fare e ce la dovete concedere. E’ la danza delle parti. E poi, su, dai, vi prego, un po’ meno stereotipi e si vive meglio!!!!!!
      Buona buonissima giornata anche a te! E grazie dei tuoi passaggi, sempre molto graditi!

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      • Oh che bello!
        Un sorriso.
        Si amo questo alter-mondo proprio per questo motivo!!!!!
        Conosco davvero belle persone!
        Ora però, ti prego, fila a fare la spesa, smentiscimi, ergiti a stendardo della tua (sotto) specie!!!!!
        (Oggi sembro cattiva, ma poi non lo sono. E lo sapete. Vi voglio bene. Ma tanto)

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      • non capisco cosa rode dentro quel tuo cuoricino
        quella che te tu definisci sotto specie sa benissimo
        sopravvivere… hanno creato i ristoranti per questo non credi? 🙂
        e se la tua provocazione lo desidera so cucinare e fare la spesa
        non vedo problemi e non sono cattivo (oggi) 😀

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      • oggi scherzo solo un po’, perché quando c’hai troppe lacrime e ne asciughi altre, un po’ te la devi prendere.
        E poi ti racconto una cosa: se sta con me, un uomo, se davvero sta con me, non mi importa nulla. E che non si avvicini alla mia cucina. Sono io che cucino per lui.
        Si. Sono io.
        Retrograda e bigotta. Ma è il MIO uomo e, per definizione, voglio far si che si senta sempre e comunque speciale

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      • Mi dici cosa c’è di più bello se, nel reciproco amore e rispetto, cucini per lui, gli stiri la camicia e infili un bigliettino nelle tasche del pantalone che hai appena ritirato per lui in tintoria, mentre correvi a far altro?
        È solo il gioco di base delle parti che vorrei si rispettasse. Per il resto io amo a questo modo. E non lo cambierei mai. Nonostante le mie tirate, nonostante tutto. Si bisticcia se si ama, non trovi?
        Tutto qui.
        Nulla più

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  4. Sai una cosa, hai tirato fuori un bel punto. L’epoca dell’uomo che non deve chiedere mai è finita, sepolta, vecchia e stravecchia, funzionava solo per vendere la schiuma da barba, nel mondo reale le domande devono farle, devono parlare, chiedere, sbraitare, arrabbiarsi, farsi capire per la miseria. L’uomo vero non è tanto quello bravo a letto, quanto quello NON confuso. Più raro degli unicorni.

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  5. L’ho letto tre volte. Per essere sicuro che l’avessi scritto davvero e che l’avessi scritto tu.
    Sai, forse tu credi che io abbia preso a seguirti come tanti altri maschietti, con l’intenzione cioè di corteggiarti o qualcosa del genere. Credo che tu sia talmente intelligente (e non ti sto facendo un complimento perché dire a una donna “sei intelligente” o “sei troppo intelligente”, vorrebbe dire anche che tutte le altre donne non lo siano), dicevo credo che tu sia così sveglia da aver intuito che mi sono rivolto a te con un atteggiamento molto fraterno, volto più che altro a incoraggiarti.
    Ma Cara Nazaria, ti dico con tutta la schiettezza che riesco a esprimere e che spesso mi porta ad essere un “rompicoglioni al di là del simpatico”, questo non è uno sfogo, né un voler comunicare ai tuoi amici follower che oggi proprio non sopporti nessuno, ma è un panegirico che se un uomo cui interessi leggesse, intelligente o scemo, sincero o bugiardo, serio o scavezzacollo, volterebbe la pagina e passerebbe oltre.
    Mi dispiace, davvero mi dispiace. Io la mia storia non la racconto più a nessuno perché l’ho deposta nelle braccia dell’oblio. Ma se dovessi raccontarti io cosa mi ha fatto l’ultima mia compagna, impallidiresti. Non la tradivo, le volevo bene, l’amavo follemente e la trattavo benissimo. Eppure…
    Boh, adesso se vuoi non parlarmi più. Ma questo post proprio non è accettabile da una come te.
    Ciao, Piero ☼

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    • Perché prenderla così sul personale.
      Leggendomi sai perfettamente che sono la persona che più di tutte crede nel dualismo uomo-donna e crede che la vita non sia completa senza un uomo.
      Hai omesso la lettura della parte iniziale del post.
      “Ricevo messaggi da amiche”.
      Contestualizzazione di fondo mancante.
      Tutto qui.
      Pensi davvero che se fossi quello che dici in questo tuo commento, l’avrei scritto, questo post?
      O tutti gli altri?
      O semplicemente, pensi che sarei io, la persona che lotta per un abbraccio.
      Mi spiace.
      Ho scritto quello che penso. Ho analizzato una parte maschile che spesso salta fuori e che non sempre piace.
      Nello stesso identico modo in cui credi che ci siano una valanga di parti femminili che non piacciono e che io stessa trovo stereotipatamente disdicevoli.
      Se qualcuno interessato a me legge questo post e passa avanti, beh, ha fatto bene.
      Perché non ha letto la parte del l’abbraccio, perché non ha compreso il gioco e la danza e perchè non ha sentito quello che dicevo davvero: vi prego io so come siete fatti davvero. Potete mostrarvi.
      Io aspetto solo un abbraccio speciale che mi porti al sicuro alla prossima estate.
      Ma forse la sfaccettatura di questa mattina è troppo poco consona per poter andar bene.
      Buona giornata.

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      • Be’ diciamo che tra te, quasi40anni e Musa avete fatto in pochi giorni un bel coro. E diciamo che più che sul personale la metto su questioni di principi e di strenua avversione ai luoghi comuni.
        Tutti gli abbracci e le danze, da quanto traspare nel tuo post, devono rispondere ad una serie di prerequisiti.
        Che, da un essere umano, prima ancora che un uomo, non mi sembra che nessuno possa aspettarsi pena la distruzione delle peculiarità individuali.
        Altrimenti tenetevi i vostri Mr. Vain ma lasciate perdere gli altri, quelli seri, quelli che si sono fiondati alle 6 del mattino in macchina per arrivare a Milano alle 13 e vedervi solo per un’ora e tornare nel pomeriggio a Bari, quelli che ci hanno rimesso perfino l’affetto dei figli per avervi trattato come principesse… etc etc.
        Il mio elenco, bella mia, è molto più lungo del tuo. E ti assicuro che io non sono scemo. Che il mio cervellino funziona meglio che il sud dell’ombelico.
        Ecco, sì certo, tu sai come siamo.
        Io non ho la presunzione di sapere nulla.
        Buona giornata.

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      • Un plauso alla tua traversata.
        Sciocca lei che non l’ha capito.
        Pre-requisiti?
        Si. Ora ne ho.
        Ma anche tu.
        Ognuno di noi.
        Altrimenti tutti staremmo con tutti e non ci sarebbe amore, passione, vita
        Io non ho fatto elenchi.
        Ribadisco, ancora una volta: contestualizzazione.
        E se, e per una volta, si usa un luogo comune per riderci un po’ su, per sdrammatizzare e per sperare, non vedo davvero cosa possa esserci di male. In fondo è una vita che mi accuso e mi prendo in giro. Se alle volte lo faccio anche con l’altro lato della medaglia penso sia passabile. Non credi?

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      • Non è un caso che io segua cuori infranti. Lo sono stato anche io. E non è un caso che li solleciti ogni volta che posso, a rischio di diventare antipatico, ad essere fieri di se stessi, indipendentemente degli errori madornali che sono stati commessi.
        Io oggi dico che quelle traversate sono state un errore, perché fatte per una persona che non li meritava. Ma pensa quanto brutto è! Quando le ho fatte mi sembrava di dare una dimostrazione oggettiva del mio amore. Ed ora? Rimangono quattro scontrini di pedaggio autostradale e duemila chilometri in più sul contachilometri dell’auto.
        Ti pare?
        Ma vedi, con tutta la fraterna benevolenza, perché devi accusarti tu?
        Hai incontrato stronzi. Ebbene, che gli stronzi continuino a essere tali e che tu continui a essere Nazaria.
        Nazaria, con il piglio e la fierezza di un essere umano che ha diritto al rispetto, all’amore e alla solidarietà come chiunque altro, non solo perché sei intelligente e sei carina.
        L’errore fondamentale, cara Nazaria, è il non comunicare le proprie aspettative. Aspettarsi che l’altro/a indovini che cosa ci possa essere nella testa e nel cuore del partner. Non porsi il problema delle sue aspettative e non provare nemmeno a confrontarle.
        Non devi prenderti in giro tu e non devi dire agli uomini che sono fondamentalmente inadeguati, incredibilmente vuoti.
        Perché il giudizio di chi una profondità di pensiero ce l’ha, come te, non può ridursi ad una visione stereotipata della realtà.
        La cultura moderna e la vostra emancipazione, che io saluto con grande entusiasmo, stanno pure producendo dei cambiamenti.
        Il nostro ruolo di portatori del tozzo di pane e di cacciatori / guerrieri fa parte di una concezione obsoleta da consegnare alla storia della civiltà (o dell’inciviltà) .
        Il nostro dovere, per trovare le dimensioni del rapporto felice, è essere aperti, schietti, trasparenti.
        Poi, se proprio incontriamo uno stronzo, ebbene che si fotta.
        Io dico che un solo attimo di felicità mi ripaga sempre di anni di sofferenza.
        Ma, a differenza del passato, e non per la prostata evocata da quasi40anni (sic!), non mi metto all’angolo di casa con il cartello “sono single”.
        Se merito amore, amore avrò.
        E se non più in questa vita, nella prossima.
        Ne sono certo.
        Con stima.
        Piero ☼

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      • Che vuoi fare Avvo, dopo che l’amica di Nazaria ha detto che i 60enni hanno le disfunzioni erettili (e che lei lo sa per “esperienza personale”) in qualche modo dovrò pure fare il ganzo. Il sorriso non funziona, visto che come hai detto tu pesa più di 4 giga, i post… be’ forse che si forse che no… Ma Nazaria non si fa irretire da queste pragmatiche pinzellacchere.

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      • Lui aveva un cognome onomatopeico. Secondo me era quello che faceva effetto, non le poesie. Al limite dovrei io imitare te, pirata del blog che non sei altro. Ma secondo il parere “professionale” dell’amica di Nazaria, mi sa che “gna faccio”.

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      • Hanno fatto comunella oggi… La Nazaria che ci legge, osserva e modera e “quasi40anni”… e con due bei post belli farciti di “come hai ragione!”, “come ti capisco!”, “comm si brav!” hanno demolito il mito di Mr. Vain. Quasi40anni ha detto che però con me non verrebbe mai, perché i 60enni hanno la pipì facile (io ne ho 59 e non vado mai a fare pipì, almeno non ancora)… ecco tutto… ma Nazaria ci sei? Va bene che si faccia salotto da te?

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      • No, no io adesso devo proprio lasciarvi… Grazie per l’ospitalità. Di solito siamo più aggressivi (l’uno con l’altro) ma stasera non so per quale strana congiunzione astrale, siamo stati proprio bravi. Di solito io e Avvo ce le meniamo di brutto. Sai, maschio alfa, capo branco… quella roba lì. Take care of yourself. Buonanotte, Piero ☼ PS aspetto “quasi40anni” al prossimo mio racconto strappalacrime con commenti altrettanto strappalacrime… eh eh

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      • Sei tu che hai scritto questa roba qui? “Ecco! Bravo. Si deve dire sempre quello che si pensa!
        (Dove????? Dove hai scritto di peggio sulle donne donzelle puelle che chiamo un avvocato e ti denuncio?????)”… e scusami tu difendi il tuo genere ed io non devo? Nulla di personale… assolutamente. Lotta di classe, invece… ahahah

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      • IL che dimostra che le tue convinzioni sono ferree. Ma hai anche detto “sapessi quante ne dico io al mio di genere”… Sapessi quante ne dico io per esempio a mio figlio quando tratta male la sua ragazza… Ma se provo a fare la stessa cosa con mia figlia lei dice “fatti i …zzi tuoi”. E femmene so comme e stelle. Ciao, in gamba mi raccomando. Alla prossima. Piero ☼

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  6. Non c’ho capito molto… ma solo perché in questo momento il mio cervello non è ancora partito, sta lì buono buono con la scritta “attendere prego…” e non si relaziona al resto del sistema “ME” (probabilmente il sistema ME deriva da quella roba tremenda che era Millennium Edition di Windows?) e non è un modo per stigmatizzare il discorso da te fatto sugli uomini/cervello eccetera, è proprio così: il mio corpo ci mette molto meno del mio cervello ad attivarsi! Epperò… Dove ero rimasto? Ah si ok: in bocca al lupo per la salute.

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  7. Eh no mia cara! A mamma non dovevi fare stà rivelazione della laurea presa con i punti del conad mi hai spezzato il cuoricione! Sì ma dalle risate mi sono proprio divertita a leggerti. Mi piaci così primaverile!
    Bacio Bacio.
    Eli

    Che succede a wp mi manda i commenti a metà provvedi a rimediare

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  8. Scusate se, di colpo, cambio piano [e tono] di discussione dei commenti; tutti interessanti e simpatici ma io ho l’età solo per altre cose (ormai). La “pace dei sensi” ha i suoi (pacifici) risvolti. Pallosi, naturalmente. [immaginatevi una faccina].
    Desideravo solo tranquillizzare Nazaria (come suona bene questo ritmo): “tranquìllizzàreNazària” [ovvero la Dottoressa Di Biase], darle sostegno, nel caso il suo prof [cioè il Direttore Capo del Conad] dovesse storcere il muso.
    Sì è vero, l’evoluzione ai maschietti non ha ancora “insegnato” nulla. Vero, ma (but) vorrei dire che la povera evoluzione non ha molte colpe in questo caso. E’ vero piuttosto quel che tu indichi come “educazione” che, secondo il mio parere, fa parte del “principio epigenetico” il quale – come tutti sanno – “regola” quei cambiamenti di adattamento, necessari, che non possono “attendere” la lentezza dei processi di selezione.
    Lascio a voi le due considerazioni / conclusioni di fondo.
    Scusate ancora per l’intrusione. Grazie per la pazienza.
    P.S. Se non siete interessati a questo commento, non leggetelo (Laurel & Hardy).

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    • Oh. Oh.
      Il prof. Gentile che commenta un mio post.
      Si deve essere sentito chiamato in causa.
      Chiedo scusa per tutte le assurdità. Il mio prof non è il direttore del Conad, ma innegabilmente lei, che non per niente era ciò che volevo diventare quando mi sono iscritta all’uni(versitá).
      Lo sapevo e ne ero certa che la bacchettatura sarebbe arrivata su “educazione”. Fortuna ch’io non abbia detto “apprendimento”!
      Grazie mille (anche per il Doc, che proprio non mi compete!!!)

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  9. Ma lo sai quante volte ho detto a Padre Tonino di fare catechismo anche ai maschietti? 127 volte. Ma lui dice che è tempo perso: quelli (i maschi) se gli dici che devono (possono) usare la testa (quella superiore, dove c’è il cervello) sono capaci di dichiararsi PENTITI e di voler collaborare per avere giustizia.
    Figurati se gli dici (o fare credere) che hanno un’anima: diventano atei.

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  10. In realtà siamo ancora trogloditi nel nostro DNA. Lo dice un libro che mi han consigliato due donne straordinarie quasi in contemporanea 😁. Quanto alla poca chiarezza degli uomini non concordo…la maggior parte delle volte il loro comportamento è chiaro ed è espresso dal tono di voce…dalla postura…dalla logica elementare che vuole che se un uomo vi porta a letto e scompare semplicemente vuol dire che vi ha portato a letto ed è scomparso. E se vi chiede di rimanere a dormire vi sta chiedendo di dormire. Nulla da decifrare…siamo così semplici che il vero problema è che la vostra (stupenda) complessità vi porta a commettere un grave errore : supporre che siamo o dovremmo essere complessi come voi per un malinteso senso di uguaglianza (che sempre il famoso libro opportunamente distingue da identità )…però triplo applauso. Questo post andrebbe letto da tutti i maschietti…compresi i Piero che fingono spudoratamente di non avere doppi fini dichiarando di non averne senza che nessuno abbia detto loro di averne (escusatio non petita accusatio manifesta caro Piero Morandi 😂).

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    • Avvo’s back! It’s true.
      Dunque. Analizziamo questo post nel post.
      1) non ti fa lo sveltarello con me
      2) c’avete atavicamente torto
      3) non usare la letteratura scientifica contro di me (oh, a proposito, che libro? E, addirittura consigliato da DUE – ben due – donne. Che donne? Anzi, CHI donne?)

      La logica elementare per voi è ferma a quella alimentare. Questo è un fatto.
      E come diceva il grande Pavlov il più bello dei linguaggi è quello dei fatti.

      Ora. Vero che noi iper analizziamo, vero che noi siamo super senZibili, vero che vediamo cose dove non ci sono, ma, e dico ma (anzi BuT come si dovrebbe davvero dire) cosa vi costa?
      Dire vi porto a letto perché secondo me lo fai bene e c’ho voglia, oppure dire resta che ho sonno e magari è meglio se resti anche tu.
      Ti faccio una domanda.
      Per quanto citologicamente predisposti ad agire così, l’educazione e l’apprendimento (vedi che il prof mi ha bacchettata) vi ha portato ad amare tante piccole cose, di noi.
      E se improvvisamente diventassimo anche noi puro istinto.
      E se, nonostante la semplicità, non ci fosse più nessuna in grado di alzarsi e sentirsi preziosa perché abbraccia un uomo che nemmeno lo so che lo sta facendo?
      E se smettessimo di puntarvi gli occhi negli occhi frugandovi dentro?
      Stareste meglio?
      Non lo so.
      Dimmelo tu.
      Che al mondo ci sai stare più di una sciocca ridicola romantica come me.
      [il tuo giro di parole finale è degno di nota].

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      • Se improvvisamente diventaste puro istinto noi improvvisamenre diventeremmo tutti gay e continueremo ad amarvi nel vostro essere sostanzialmente uomini. Perché per quanto diversi e forse proprio per questo da millenni uomini e donne continuano ad amarsi. E i milioni di uomini puro-isinto e le milioni di donne rompi-coglioni-isteriche hanno un enorme pregio: far brillare per contrasto come in una Tac quei pochi pugni di uomini ipersensibili e iperanalizzanti e puntatori di occhi frugatori e quei pochi pugni di donne puro istinto…

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      • Nel nostro essere sostanzialmente uomini.
        Per il resto non commento, che c’ho i lucciconi agli occhi. Anzi NEGLI occhi.
        Uomini iper sensibili e donne puro istinto.
        Sarebbero scintille e tuoni di battiti del cuore.
        Bello. Quasi mi ci perdo in questa immagine.

        [ps. come dribbli tu…]

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  11. Nazaria ma che bomba hai lanciato di lunedì?! E un lunedì agostano, oltretutto, che sicuramente oggi un sacco di uomini sono tornati in ufficio incazzosissimi, dopo le vacanze, e tra uno scorrere distratto delle mail hanno trovato questo tuo post per farsi andare storto il caffè già cattivo della macchinetta?!
    Di tutte le cose che hai detto (alcune le condivido, altre meno), mi rimane impressa la tua trasparente voglia di riprovarci: “Anche sposarmi ancora. Comprare un abito bianco di nuovo magari più bello fare un bimbo, magari cicciotto/a, andare a Ikea la domenica a scegliere una cornice per i momenti più belli, litigare per chi porta fuori il cane, comprare le palline per l’albero di Natale, che quando si comprano le palline si sa, la famiglia è, de facto, costituita.”
    …ammirevole.

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  12. Mmh, dal mio punto di vista, è come se gli uomini – non sempre, solo a volte – avessero perennemente due anni. E io, che ci lavoro per davvero con i bimbi di quell’età, trovo delle somiglianze allucinanti e per certi versi inquietanti.
    Perchè noi donne cresciamo prima, è un dato di fatto sostenuto da evidenze fisiche e psicologiche, loro restano perennemente adolescenti quando l’ormone chiama.
    Non ce n’è.
    ps: post bellissimo! Ti ringrazio per avermi allietato il pomeriggio 😀

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  13. Diamine la vacanza ti ha rigenerata! Un post così è da incorniciare.
    Dunque una gita a nord che non ha prodotto gli effetti sperati. Solo un deflusso di euro e annusato molte odorose puzze. Mica male come inizio.
    Poi la tirata sui maschietti. Uffa, non sono più quelli di una volta ma nemmeno le femminuce 😀
    Pari siam 😀

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  14. Oiiii nazaria! Che passava?! Viva le parole dette…. Viva il non dover capire x forza dagli atteggiamenti… Ma io te lo avevo fatto capire peró… Ma dimmelo invece.. 😜!
    Essere arrivata tardi mi ha fatto scompisciare leggendo i commenti! Hahaha! Ma certo che la conad è supercarissimissima!

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  15. Entro a sproposito , perché non sono riuscita a guardare i 320 commenti che venivano prima del mio….
    Ne avevo letto uno tuo , invece , a un post di Avvocatolo , e , conquistata , stavo per risponderti , quando ho visto che stai seguendo il mio Blog…..
    Onoratissima , Nazaria ( colei che pur cosi’ giovane ha già capito tutto e che era già psicologa molto prima di prendere la laurea) e a presto!
    A.

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  16. Un argomento vecchio quanto il mondo che continua a generare incomprensioni e dolori…mi chiedo come mai spesso accade che donne che meritano, incontrano uomini da bancarella e viceversa…ho letto anche i commenti del buon Piero e mi fa specie questo lamentarsi reciproco. Vi leggo entrambi e mi fa rabbia constatare che persone con valori superiori poi incrocino i destini con persone di altro sesso che, alla resa dei conti, valgono meno di un cazzo (mi si passi il francesismo). Karma? Blackout neuronale momentaneo? Per gli uomini potrebbe essere più comprensibile, visto l’innegabile fascino di una carrozzeria di livello a cui spesso si associano analoghe virtù che poi si rivelano inesistenti…ma voi donne? Possibile che con quel cervello superiore che vi ritrovate cascate ancora nelle vecchie trappole di imbonitori da quattro soldi e fiorai consumati che si vestono di rose e belle frasi false? da parte mia resto un inguaribile ottimista…tutto ciò accade perché si faccia esperienza…la persona giusta, per chi merita, arriverà…magari non avrà la Porsche o il cavallo bianco, ma si farà riconoscere e soprattutto riconoscerà ciò che avete da offrire…ed è questo l’augurio sincero che faccio a te, Nazaria, perchè credo che tu lo meriti… 😉

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